Lavori emergenti

Individuare le professioni emergenti oggi non è cosa facile perché i cambiamenti a cui la nostra società è soggetta sono molteplici e spesso molto veloci. Per questo quando i ragazzi e le ragazze ci chiedono di avere una indicazione per meglio scegliere il proprio percorso di formazione in vista di una carriera professionale soddisfacente, dare una risposta certa è difficile. In passato abbiamo più volte scritto di quanto sia difficile pronosticare che cosa accadrà tra 3, 5 anni o a fine università; in un articolo di questo blog dello scorso mese avevamo anche ricordato di quanto fosse rischioso, in qualche modo, scegliere avendo come indicatore soltanto il lavoro che chiede il mercato.

Per scegliere bene, tuttavia, sarebbe importante avere informazioni allargate e, soprattutto, prendere in considerazione punti di vista diversi. Ad esempio oggi vi proponiamo quello dei selezionatori o, meglio, quello del mondo degli annunci. C’è un’agenzia on line di annunci che ha fatto una statistica tra gli annunci pubblicati per capire quali fossero le professioni più richieste. Prima di dirvi quali sono stati i risultati è necessaria una premessa che riguarda il mondo degli annunci. Il datore di lavoro che arriva a pubblicare un annuncio di ricerca di personale probabilmente non è alla prima fase della sua esplorazione ma ha già fatto diversi passi. Per esempio ha già verificato che nel network delle sue conoscenze (dalla famiglia alla concorrenza) non ci sia il professionista che sta cercando; ha provato a fare una ricerca interna per verificare che una risorsa che è già al suo interno non possa essere “trasformata” in quello che sta cercando. Arrivato ad un punto più o meno di disperazione sceglie di avviare una selezione (esplicita, esponendo direttamente l’offerta, oppure rivolgendosi ad un selezionatore professionista). In ogni caso l’annuncio è sempre la ricerca di qualcosa che scarseggia, di una “rarità”: il motivo può essere che le abilità ricercate siano molto sofisticate oppure che ci sia una mancata proporzione tra le abilità richieste e il budget messo a disposizione o il reale contesto del mercato (tradotto: in quel contesto la risorsa che si cerca non c’è o non esiste). Purtroppo in alcuni casi si tratta anche di quella che in alcune zone di Italia chiamano sòla (o fregatura).

Quando leggiamo un annuncio quindi, non dobbiamo pensare che quelle indicate siano le uniche figure che realmente trovano lavoro, però sicuramente un’analisi degli annunci ci permette di avere una panoramica sulle figure che possono avere qualche chance in più. Quali sono attualmente in Italia? Un articolo di Wired riporta questa tendenza che possiamo così semplificare:

  • al primo posto ci sono tutti i lavori che interessano l’ICT (le tecnologie della comunicazione e dell’informazione) con il 26,72% dei posti attualmente disponibili;
  • al secondo posto troviamo le figure commerciale e vendita di beni e servizi, che vale il 14,09% dei ruoli cercati;
  • al terzo posto si posizionano i ruoli attinenti a consulenze e libere professioni, con una richiesta pari al 12,05% del totale degli annunci.

La classifica andando avanti menziona anche ruoli un tempo al top di classifiche di questo genere (come l’area dell’ingegneria, del diritto e della economia) che invece ora sono fuori dalle prime tre. Anche questo dato, probabilmente, rappresenta un cambiamento in atto e dovrebbe far riflettere chi ancora si basa su schemi appartenenti a epoche che ormai sono passate (probabilmente i neolaureati in giurisprudenza potrebbero confermare ad alcune mamme e papà che no, l’avvocatura non fa diventare ricchi).

Questi dati vanno resi con una certa saggezza più che con cautela: la saggezza sta nel fatto di non tenerli come unici indicatori ma di metterli insieme ad altri legati al contesto (nel territorio in cui vivo c’è un settore trainante?), alla propensione personale (va bene il mercato ma devo pur sempre scegliere qualcosa che dovrò fare per almeno 40 anni), alle opportunità (quanto è facile/difficile formarsi in un ambito? Cosa sono disposto a fare? Mi posso spostare?). Per chi vuole approfondire qui all’Informagiovani abbiamo una serie di altri materiali, documenti, riviste. Vi aspettiamo!

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