Lavoro in Germania

Per fare in modo che una esperienza di lavoro all’estero sia positiva dal punto di vista professionale, è importante scegliere un paese che offre buone opportunità, e la Germania è uno di questi.
Con una popolazione di circa 80 milioni di abitanti, di cui quasi 7 sono stranieri, e un’età media in crescita come nella maggior parte dei paesi europei, la Germania, con una economia dinamica e in crescita, è aperta all’immigrazione di giovani lavoratori.
Il tasso di disoccupazione dei giovani tra i 15 e i 25 anni è piuttosto basso (intorno all’8%) e il paese dispone di un sistema di formazione professionale piuttosto efficiente, che fornisce un percorso di inserimento lavorativo di molti dei ragazzi e ragazze che non intraprendono gli studi universitari.
Come ci è stato riferito dai consulenti Eures tedeschi che sono venuti nelle Marche da poco, al momento le offerte di lavoro si trovano distribuite su tutto il territorio nazionale, perciò si può scegliere se fare un’esperienza in una grande città o in un piccolo centro.

Tra i settori con più richiesta ci sono, come anche altrove, i professionisti del settore medico ospedaliero, ma anche autisti di camion (di tutti i tipi), macellai, panettieri, ingegneri edili e altre professionalità nel settore dell’edilizia, e personale alberghiero, sia nell’accoglienza che in sala e cucina.
In particolare sono ricercati lavoratori per le stagioni invernali, che vanno da novembre ad aprile, e sono quindi opportunità che può cogliere anche chi solitamente lavora per la stagione estiva, come spesso accade nella nostra regione.
Detto ciò, che caratteristiche bisogna avere per poter veramente riuscire a essere presi in considerazione e cogliere le molte opportunità disponibili?
Le due parole chiave da non dimenticare sono qualifiche e lingua tedesca.

Le qualifiche, sia che le abbiamo ottenute studiando che lavorando, sono indispensabili perché un datore di lavoro consideri la nostra candidatura: non c’è molto spazio per chi si improvvisa, e poter certificare le proprie competenze è indispensabile. Per ogni tipo di professione c’è un ente a cui rivolgersi per il riconoscimento delle proprie qualifiche.

Capitolo lingue: non lo ripeterò mai abbastanza, la conoscenza di un’altra lingua apre tante porte e moltiplica le opportunità nella vita, non solo nel lavoro. La conoscenza del tedesco, almeno a livello A2 del quadro europeo, è fondamentale perché un datore di lavoro possa pensare di inserirci nel suo staff: per quanto siamo bravi a gesticolare, la comunicazione all’interno di un gruppo di lavoro non può essere approssimativa e lenta. Chi conosce l’inglese è certamente facilitato, ma potrà usarlo nel lavoro solo in contesti multiculturali piuttosto specializzati, come uffici di multinazionali o enti di ricerca scientifica.
Una conoscenza base della lingua tedesca poi è più che necessaria per le attività di tutti i giorni: cercare una casa, fare la spesa, prendere il bus, trovare un medico. E non solo, serve a vivere al meglio il periodo che passeremo in Germania: approfittare degli impianti sportivi, partecipare a eventi e concerti, fare nuove conoscenze e, insomma, avere una vita sociale soddisfacente. Lo sforzo e l’investimento fatti per il trasferimento possono e dovrebbero essere sempre rivolti a un miglioramento delle condizioni di vita in generale.

Per chi vuole cominciare a fare una ricerca delle offerte di lavoro disponibili, oltre al portale Eures, si possono consultare i siti tedeschi ufficiali dedicati al lavoro: www.arbeitsagentur.de (anche in inglese e francese) e jobboerse.arbeitsagentur.de (anche in italiano).
Volete sapere quanto guadagnereste facendo un determinato lavoro? C’è un sito anche per questo! www.nettolohn.de

Insomma, le informazioni non mancano, ma ci vuole determinazione, un po’ di tempo e buona volontà per realizzare un progetto di trasferimento.

Gluck und auf wiedersehen!

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