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Insegnare all’estero

Ogni tanto ci viene chiesto come si fa per insegnare all’estero: è una parola!

Dobbiamo fare prima di tutto alcune distinzioni, che riguardano il paese di destinazione, che cosa volete insegnare e in che tipo di scuola volete insegnare.

Per quanto riguarda le destinazioni, se parliamo di paesi europei si è arrivati, dopo molto lavoro di concertazione e allineamento, ad una certa uniformità (stati sovrani permettendo) dei percorsi di inserimento nella carriera professionale di insegnanti.

Consideriamo la scuola secondaria: in quasi tutti i paesi per insegnare si richiede un titolo di istruzione universitaria (laurea magistrale corrispondente al livello ISCED 7) nella materia da insegnare, con l’aggiunta di una formazione teorica di tipo pedagogico e didattico, e un periodo di prova pratica o tirocinio in servizio (in-school placement).
Sul sito Eurydice potete approfondire la questione.

Se volete andare a insegnare fuori dell’UE invece, ogni paese ha regole tutte sue, che vanno cercate nei siti ufficiali di quel paese specifico. In generale possiamo dire che sarà molto più difficile farsi riconoscere gli studi già fatti.

Per quanto riguarda la materia di insegnamento, ci sono canali molteplici e differenti in particolare per l’insegnamento della lingua italiana all’estero, mentre per le varie altre materie bisogna seguire il percorso previsto per i cittadini del paese scelto che vogliono diventare insegnanti (vedi sempre il sito Eurydice)

Vediamo quali sono le possibilità per l’insegnamento dell’italiano all’estero:

assistente di lingua italiana:
Si tratta di affiancare il docente di lingua italiana di ruolo per circa 12 ore alla settimana, in scuola di vario ordine e grado. La durata di questa esperienza corrisponde a quella dell’anno scolastico del paese di destinazione (questa esperienza si può fare in Belgio, Germania, Francia, Irlanda, Spagna e Regno Unito). Si accede a questo canale attraverso un bando che viene aperto dal MIUR ogni anno, di solito nei primi mesi, e possono Partecipare giovani under 30 con laurea magistrale/specialistica.

lettore universitario
Per fare il lettore presso le università all’estero invece bisogna passare il concorso triennale del Ministero degli Affari Esteri MAE/MIUR, ma è necessario essere già docenti di ruolo nella scuola secondaria in Italia ed avere una laurea in Lettere o Lingue Straniere.
In alcuni casi si può accedere a questa opportunità con incarico locale, per cui bisogna rivolgersi direttamente alle Università straniere.

insegnante negli Istituti Italiani di Cultura
Gli Istituti Italiani di Cultura sono sparsi nelle città di tutto il mondo e hanno il compito di promuovere e diffondere la cultura e la lingua italiana.
Per insegnare italiano all’estero presso questi istituti bisogna partecipare a concorsi pubblici indetti dagli istituti stessi, che dipendono dal Ministero degli Affari Esteri e Cooperazione Internazionale (MAECI).
Per insegnare all’estero in questo caso bisogna essere in possesso di una laurea magistrale in Lettere o Lingue e letterature straniere o simili con una votazione non inferiore a 110/110. E’ necessario anche avere una buona competenza nella lingua straniera del paese di destinazione, essere già assunti a tempo indeterminato nella scuola con almeno 3 anni di esperienza. Non per tutti, ecco.

docente supplente
Per insegnare italiano all’estero come supplente è necessario entrare in una specifica graduatoria, aggiornata ogni tre anni dal Ministero degli Affari E e della Cooperazione Internazionale (MAECI). Per essere inseriti nelle graduatorie è necessario possedere il titolo di studio richiesto per l’insegnamento della classe di concorso per cui si chiede l’inserimento, mentre l’abilitazione all’insegnamento è un requisito preferenziale, ma non necessario.

docente presso scuole ed enti privati o scuole di lingue
Naturalmente c’è anche la possibilità di insegnare italiano all’estero anche inviando il proprio curriculum e una candidatura spontanea a soggetti diversi da quelli elencati sopra, come scuole private italiane operanti all’estero e enti gestori dei corsi di lingua e cultura italiana.
Sul sito Italiana si trova l’elenco delle “Istituzioni scolastiche italiane all’estero” e i corsi che vengono attivati dai Consolati o altri soggetti
In questi casi la domanda va inviata direttamente all’indirizzo delle istituzioni che promuovono il corso dove vogliamo insegnare.

Insomma, sicuramente è una carriera che va pianificata con un po’ di anticipo e che richiede tempo per arrivare alla posizione desiderata, ma non è impossibile.

Buona fortuna!

Assistenti di lingua italiana all’estero

Se la lingua italiana è la tua passione, e hai concluso da poco il percorso di studi universitari, è il momento di andare a diffondere all’estero la conoscenza della lingua di Dante!

Entro il 4 marzo si può presentare domanda al MIUR per prestare servizio come assistente di lingua italiana per il prossimo anno scolastico, presso scuole di diverso ordine e grado in diversi paesi europei (Austria, Belgio, Francia, Irlanda, Germania, Regno Unito e Spagna).

Vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per poter partecipare a questa selezione.

Per quanto riguarda il titolo di studio, è richiesta una laurea magistrale o specialistica, conseguita da non più di un anno, e durante la quale bisogna aver sostenuto almeno due esami attinenti l’area linguistica del paese di destinazione, e due relativi a lingua, letteratura o linguistica italiana.

Tra gli altri requisiti, età inferiore a 30 anni, cittadinanza italiana, e non avere rapporti di lavoro con amministrazioni pubbliche per il periodo in cui è previsto l’assistentato.

La durata dell’esperienza è di circa 8 mesi (settembre 2017 – maggio 2018) e comporta un impegno settimanale di circa 12 ore. Questo significa che si avrà tempo per un sacco di altre attività, come conoscere meglio la città in cui ci si trova, visitare il paese, approfondire la conoscenza della lingua straniera, fare nuove conoscenze, allargare la propria rete di contatti, provare a cercare opportunità lavorative interessanti da considerare al termine dell’assistentato.

L’opera prestata come assistenti è retribuita secondo i parametri di ogni paese, e l’attività in classe consiste nell’affiancare i docenti in servizio per promuovere la conoscenza della lingua e della cultura italiane.

Una esperienza unica, formativa ed entusiasmante per chi vuole aprirsi al mondo dopo gli studi, mettersi alla prova nel settore dell’insegnamento e conoscere come funziona la scuola in altri paesi!

assistente lingua italiana estero assistentato

Assistenti di lingua italiana all’estero

 

E’ un’opportunità unica per laureati in materie umanistiche interessati alla diffusione della lingua e della cultura italiana all’estero!

Il bando per proporsi come assistenti di lingua italiana per l’anno scolastico 2017/2018 è indetto dal MIUR ed è aperto fino al 4 marzo.

Il periodo di permanenza nel paese che accoglie gli assistenti (può essere espressa una preferenza tra quelli indicati, ma non è detto che si ottenga un posto proprio là) è di circa 8 mesi, con una retribuzione variabile a seconda del paese, e si può essere chiamati a prestare la propria opera presso scuole e istituti di vario grado.

La domanda si presenta esclusivamente online al sito http://www.trampi.istruzione.it/asl/

In bocca al lupo!