Be Smart (3), ci vediamo il 13 dicembre

Venerdì 13 dicembre torna uno degli appuntamenti di Be Smart il progetto dedicato alle competenze per i lavori del futuro. Sul nostro “palco” saranno protagonisti tre testimonial che racconteranno le loro smart skill in maniera originale e divertente. Nella formula rinnovata e progettata con Warehouse Coworking Factory abbiamo anche aggiunto due ospiti: intervisteremo due professionisti per avere consigli e suggerimenti per la nostra carriera professionale.

Come funziona Be Smart? Be Smart è un insieme di brevi speech incentrati sulle competenze trasversali o, come le abbiamo chiamate noi, sulle smart skill. Per noi le smart skill sono le competenze “intelligenti”, quelle che ci possono aiutare a capire meglio il mondo del lavoro e cogliere le opportunità che ci meritiamo.

Quali smart skill scopriremo il 13 dicembre? “Pensiero strategico” è il nome che abbiamo dato alla smart skill che ci presenterà Sergio Sarnari. Avere un pensiero strategico significa chiarire a se stessi prima che agli altri quali saranno gli sviluppi delle azioni che mettiamo in campo. Negli ambienti lavorativi il pensiero strategico non è solo capacità di leggere in anticipo le conseguenze del proprio operato ma anche, in maniera analoga e contraria, mettere in campo delle azioni per vedere accadere le esatte conseguenze che vorremmo capitassero. Il pensiero strategico è il modo in cui architettiamo il nostro operato per raggiungere i nostri obiettivi. Esattamente come accade in un partita a scacchi. Ed è per questo che a raccontarlo sarà Sergio Sarnari che, oltre ad essere un imprenditore nel mondo digitale (in cui la strategia è un elemento fondamentale), è anche uno scacchista.

Marina Mancini, imprenditrice marchigiana, racconterà attraverso la sua storia una smart skill in contro tendenza: “saper aspettare“. In un mondo che va sempre più veloce ci siamo abituati a fare scelte istantanee, a ragionare sull’immediatezza, a essere sempre pronti. C’è però anche una dimensione diversa: quella dell’attesa. A volte saper aspettare significa avere il coraggio, l’intuizione e forse la saggezza di vedere oltre l’immediato. Saper aspettare significa prendersi il tempo di raccogliere informazioni utili, analizzare e cercare di comprendere circostanze e contesto, raccogliere elementi per poter fare una scelta che sia prima di tutto più consapevole, matura, ragionata. Questo è il modo con il quale Marina gestisce la sua impresa: più attenta alla ponderazione che non all’attrazione di luccicanti e immediati successi

E infine “tenere il ritmo“. Quando teniamo il ritmo che cosa facciamo? Fondamentale questi passaggi: ascoltiamo la musica, cerchiamo di cogliere la cadenza, ci armonizziamo con quella cadenza. Come si applica questa competenza alla vita professionale? Secondo noi sarà importante avere all’interno delle imprese persone che sappiano “tenere il ritmo” in questo senso: da una parte cogliere i bisogni e le aspettative del territorio (nonché in qualche caso anche i trend e le mode) e dall’altro offrire all’impresa i giusti suggerimenti per trovare il “ritmo” che hanno ascoltato. Andrea Celidoni, musicista con la passione per la cucina, ci parlerà di come nella sua vita sia riuscito molte volte a cogliere questo ritmo: non solo come musicista, ma anche come ideatore e organizzatore di eventi, iniziative e attività che hanno spesso trovato ampio consenso.

Ma non finisce qui: tra una smart skill e l’altra ci sarà lo spazio per intervistare due professionisti (e amici dell’Informagiovani) che potranno distribuire preziosi consigli grazie alle loro esperienze. A rispondere alle nostre (e alle vostre se volete) domande ci sarà Cristina Andreoli, esperta di marketing relazionale con una lunga esperienza nel campo dell’internazionalizzazione. Insieme a lei Giovanni Lucarelli, esperto e formatore in creatività e innovazione.

L’aperitivo finale sarà il modo in cui potremo conoscere meglio i relatori, ci saluteremo e, perché no, ci faremo gli auguri. Vi aspettiamo ma… prenotate il vostro posto gratuito!

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