Alla scoperta dei mestieri di una volta: il maniscalco

In un’epoca dove il lavoro manuale viene gradualmente ma velocemente sostituito dal lavoro automatizzato, sembra quasi impossibile riuscire a pensare a delle professioni artigiane svolte ancora dall’uomo.

La tecnologia odierna, di fatto, è in grado di fare cose che fino poco tempo fa sembravano impensabili in moltissimi settori, come per esempio nel campo della salute, delle stampe 3D, della logistica o dei beni di consumo, in cui i “robot” hanno comportato e stanno comportando sempre più una drastica riduzione del fabbisogno di manodopera.

A questa inesorabile scomparsa della mano dell’uomo, sopravvivono però alcuni mestieri artigiani tipici della nostra tradizione marchigiana, alla riscoperta dei quali punta il bando regionale che finanzia numerosi corsi di formazione nel settore agroalimentare (di cui abbiamo già parlato in un precedente articolo).

Si tratta di corsi rivolti a persone disoccupate e finalizzati a formare figure professionali specifiche che che tutelino e tramandino l’arte del saoer fare degli antichi mestieri marchigiani.

Vero è che ci sia il timore che i robot e l’intelligenza artificiale un giorno possano prendere il sopravvento e sostituirsi totalmente all’uomo. Sicuramente molte delle operazioni e dei lavori che prima si effettuavano manualmente hanno avuto un apporto considerevole dalle nuove tecnologie, ma, pensando al futuro, è sbagliato credere che l’intelligenza artificiale possa rimpiazzare il lavoro umano, soprattutto se si svolgono alcuni mestieri.

Tra questi c’è il mestiere del maniscalco, ossia  l’artigiano che esercita l’arte della mascalcia, ossia del pareggio e ferraturadel cavallo e degli altri equini domestici (asino e mulo). Nel suo lavoro, collabora strettamente con il proprietario (che gli fornisce tutte le informazioni sull’uso abituale del cavallo, su eventuali esigenze particolari, su eventuali problemi dell’andatura) e con il veterinario (con il quale concorda gli accorgimenti opportuni in caso di patologie della zampa o delle articolazioni degli arti).

Fino a qualche anno fa, il manoscalco provvedeva del tutto alla cura del cavallo e confezionava personalmente i ferri secondo le caratteristiche e le necessità di ciascun cavallo.

Oggi la produzione industriale rende inutile la realizzazione artigianale di ferri da cavallo. Rimane tuttavia necessario per il maniscalco conoscere e saper lavorare il ferro a caldo o a freddo per riuscire ad adattare le verghe e le piastre metalliche agli zoccoli dei cavalli.

Il lavoro di maniscalco è un lavoro che prevede un grande sforzo fisico dovendo stare per ore piegato sulle zampe dei cavalli, sostenendone il peso sulle gambe. Ma soprattutto deve possedere sensibilità e riflessi pronti. Egli deve riconoscere gli stati d’animo dei cavalli. comprenderne le intenzioni e quindi prevederne scatti improvvisi.

Alla necessaria abilità manuale, il maniscalco deve associare anche conoscenze di anatomia degli arti ed in modo particolare delle sue estremità, conoscerne le andature e gli appiombi del cavallo, perché è suo compito realizzare una ferratura che tenga conto della conformazione individuale dell’animale, facendo attenzione anche alla scelta del ferro, che va fatta in funzione dell’impiego dell’animale.

Nonostante la diffusione della pratica del “cavallo scalzo” la ferratura continua ad essere necessaria per molti tipi di sport in cui i cavalli, e quindi gli zoccoli, sono sottoposti a ritmi non naturali. Anzi, questa tendenza ha dato nuovi impulsi all’elaborazione di moderne e più naturali tecniche di pareggio dello zoccolo e di recupero dei cavalli sferrati.

Grazie all’utilizzo di nuovi materiali, come ferri incollabili e scarpe allacciabili da impiegare in situazioni particolari, la mascalcia diventa un’arte al passo con l’evoluzione della scienza veterinaria e dei moderni ritrovati della tecnologia.

COME SI DIVENTA MANISCALCO?

Per diventare maniscalco occorre seguire dei percorsi professionali specifici che variano da scuole professionali a corsi di formazione professionale. Tra questi ultimi nella nostra regione in questo periodo potete trovare un corso gratuito, dal titolo Il maniscalco: l’artigiano della ferratura (addetto di scuderia) che mira a traferire competenze teoriche e pratiche per il raggiungimento di una qualifica professionale fortemente legata ai mestieri tradizionali del nostro territorio e che oggi torna a essere una reale opportunità occupazionale per coloro che vogliono inserirsi nel mondo del lavoro.

Questo tipo di lavoro, una volta pensato solo strettamente rivolto agli uomini, oggi viene considerato eseguibile anche dalle donne; tanto è vero che per questo corso i termini di iscrizione sono riaperti fino al 1° luglio solo per 5 donne.

Tuttavia possono uscire nuovi corsi in questo ambito e quindi per tenervi aggiornati sui corsi in partenza in ambito regionale, potete consultare gli elenchi dei corsi, gratuiti e a pagamento, sul nostro sito alla pagina dedicata oppure passare allo sportello Informagiovani per riceverne una copia cartacea.

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