Rigenerare

A partire dal 2005 tutti gli anni in questo periodo si celebra una giornata dedicata al risveglio della coscienza ecologica che ognuno di noi dovrebbe avere (un po’ più sveglia tutti i giorni a dir la verità). Nel 2005 infatti nasceva “M’illumino di meno“, la campagna di sensibilizzazione al risparmio energetico ideata e promossa dalla trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio Due.

L’idea al tempo era quella di spegnere le luci in situazioni dove non fossero necessarie e si potesse trovare un metodo alternativo all’energia elettrica per illuminare o per farle senza energia. Il metodo, un po’ giocoso, lasciava spazio alla fantasia ma anche alla riflessione sul fatto che, spesso, più che consumare tendiamo allo spreco (con più facilità se la cosa non compromette il nostro equilibrio e benessere finanziario). M’illumino di meno è un’iniziativa fatta proprio per porre l’accento sul fatto che lo spreco di risorse, indipendentemente da quante ce ne possiamo permettere, è comunque dannoso per l’ambiente in cui viviamo. Sprecare risorse non è rispettoso dell’ambiente e nemmeno delle persone che, magari, a quelle risorse non hanno un facile accesso come noi. e non riguarda solo l’energia elettrica

Il fatto che non paghiamo l’acqua quando facciamo la doccia in piscina o in uno stabilimento balneare, non ci autorizza a comportarci da spreconi lasciando aperti inutilmente i rubinetti senza ritegno. e lo stesso vale con il riscaldamento (o il raffreddamento) in ufficio. Ecco, dovremmo essere tutti più attenti ai nostri comportamenti in modo da lasciare un’impronta ecologica il meno calzata possibile. Avere una coscienza ecologica significa anche qualcosa in più: preoccuparsi anche di come l’energia che utilizziamo è prodotta e cercare di entrare in una dinamica in cui allo spreco di sostituisce il riuso, il riciclo, la riqualificazione. Si chiama economia circolare (contrapposta all’economia lineare).

L’economia circolare è l’economia attraverso la quale passa la salvezza del genere umano sulla Terra: riutilizzare i materiali, ridurre gli sprechi, abolire “il fine vita” dei prodotti che realizziamo e utilizziamo, mantenere, recuperare, rigenerare. Quello che accade con il riciclo degli imballaggi per esempio (per i quali in Italia siamo i primi; per una volta, che bello!). Come dicono gli organizzatori e gli ideatori di “M’illumino di meno”, l’economia circolare è “quella di una seconda opportunità. E di una terza e di altre ancora. Senza fine“.

PS: proprio questa settimana anche la rivista Internazionale è uscita con l’articolo di copertina dedicato ai giovani e i temi ambientali. Lo trovate qui.

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