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Un webinar per partire con YFEJ!

Chissà quanti di voi hanno pensato, anche più di una volta, di partire per un tirocinio o un lavoro all’estero. Ma come si fa? Da dove si comincia?

Un primo passo da fare è valutare attentamente la propria motivazione e le reali opportunità di trovare un impiego adeguato.

Capitolo motivazione: la motivazione per cercare opportunità lavorativa all’estero non può essere solo che qui non si è trovato un lavoro. Può essere un aspetto dell’interesse a partire, ma ci vuole anche altro. Bisogna avere una idea del settore di interesse, delle proprie capacità e conoscenze, del tipo di professionalità che si vuole sviluppare durante l’esperienza all’estero.

Capitolo reali opportunità: oltre a quello che ci piacerebbe fare, bisogna fare un lavoro di autovalutazione per essere certi di avere qualche buona carta da giocare sul mercato del lavoro di un altro paese. La prima valutazione che va fatta è sul livello di conoscenza delle lingua di quel paese, e sulla reale possibilità di raggiungere in tempi brevi o medi un livello adeguato a poter lavorare. La conoscenza della lingua va considerata anche in rapporto al ruolo o la professione desiderata: infatti è difficile lavorare in un ruolo commerciale, di servizi al pubblico o simili, se non si ha un buon livello della lingua usata dal soggetto che mi accoglie, come tirocinante o lavoratore. Poi c’è anche da valutare le conoscenze e le eventuali esperienze da poter dimostrare.

Tutto questo lavoro di valutazione e preparazione può essere molto difficile da fare da soli, ed è proprio per questo che esistono servizi pubblici, e quindi gratuiti, dedicati.

Abbiamo più volte parlato di Eures, la rete europea dei servizi pubblici per il lavoro, presente su tutto il territorio europeo, con consulenti preparati a rispondere alle nostre domande e a darci utili indicazioni sul mercato del lavoro estero.

Anche il progetto YFEJ – Your First Eures Job ha uno spazio dedicato nel nostro sito, ma la buona notizia oggi è che sta per arrivare un percorso di accompagnamento per chi sta seriamente pensando di partire per un tirocinio o un lavoro, magari dopo la laurea o il diploma!

Lunedì 1 e mercoledì 3 febbraio (dalle 15 alle 17) è infatti previsto un webinar su questi argomenti tenuto da Anpal in collaborazione con Eurodesk Italy e Eures Marche dedicato interamente ai giovani marchigiani tra i 18 e i 35 anni!

Il percorso è pensato non solo per presentare nello specifico le possibilità offerte dalla nuova edizione del programma YFEJ, ma anche per accompagnare concretamente i partecipanti nei primi passi da fare per realizzare il loro progetto di esperienza all’estero. Si lavorerà infatti sulla valutazione delle proprie possibilità e sull’inserimento del proprio profilo sul portale del programma.

Le iscrizioni sono già aperte, e si chiuderanno al raggiungimento del numero di partecipanti previsti.

Se non siete ancora pronti a cominciare a fare le valigie, ma vorreste saperne di più su queste opportunità, prendete un appuntamento e venite a parlarne con noi!

 

Come trovare offerte di lavoro sul portale Eures

Che sia per un lavoro stagionale o un lavoro a lungo termine, se cercate un lavoro all’estero il portale Eures vi sarà utile in diversi modi.

La funzione più utilizzata è sicuramente la pagina dedicata alla ricerca di lavoro attraverso gli annunci.
Vediamo come funziona e come usare al meglio la maschera di ricerca, per trovare proprio quello che state cercando. Dato che le offerte disponibili sono in genere alcuni milioni, è davvero essenziale sapere come scovare quelle che ci potrebbero interessare.

A sinistra, nella pagina Trova un lavoro, nella sezione Candidati alla ricerca di un impiego, ci sono una serie di box che permettono di restringere la ricerca. Potete scegliere in quali paesi cercare, e anche in quale regione specifica del paese scelto, per chi ha già le idee chiare su dove vuole andare.  Si può restringere la ricerca anche per tipo di contratto ricercato (tempo pieno, parziale, flessibile) e a seconda del livello di istruzione.

Tra le condizioni si può indicare se la posizione ricercata è nell’ambito del lavoro sociale, o quanta esperienza si può offrire (da nessuna a più di cinque anni).

Nel box “Tipo di posizione” si può anche scegliere, se è questo l’obiettivo, l’opzione lavoro stagionale. Il lavoro stagionale può essere estivo o invernale, ed è più facile trovare offerte se si inserisce la parola seasonal anche nella sezione centrale, come parola chiave. Le parole chiave sono importantissime e se ne possono inserire diverse, che riguardano la professione ma anche la lingua conosciuta, i benefit desiderati o altri parametri. Per le parole chiave utilizzate l’inglese o la lingua del paese che vi interessa.

Molto importante è il box laterale nel quale si può scegliere di visualizzare le offerte con contrassegno Eures: sono quelle che sono state pubblicate sotto la supervisione di un consulente Eures, che quindi fa una serie di verifiche sull’azienda. Sono sicuramente in numero ridotto, ma quelle da considerare per prime per chi cerca qualcosa di certificato e affidabile.

Una volta inserite tutte le specifiche della posizione desiderata, si può salvare il profilo di ricerca, così da non doverlo rifare ogni volta. Questa funzione è molto utile soprattutto se considerate che una buona ricerca vi impegnerà per un periodo di diversi giorni o settimane.
Il portale vi da altre due possibilità, per rendere la ricerca più efficiente: ci si può registrare con una email e ricevere le offerte interessanti (secondo il profilo salvato) che di volta in volta vengono caricate e pubblicate, così da non perdere occasioni e non dover ricordare di verificare ogni settimana le nuove offerte.

Sempre nella sezione verde Candidati alla ricerca di un impiego c’è anche la voce Il mio cv. Significa che potete inserire i vostri dati e le informazioni relative al vostro profilo professionale, creando il vostro cv nel database del portale Eures. In questo modo un datore di lavoro che cerca un collaboratore con le vostre caratteristiche vi potrà trovare facendo una ricerca nella sezione a loro dedicata.

Molto spesso le offerte sono pubblicate nella lingua del paese di destinazione: questo però non deve scoraggiare chi è alla ricerca. Non è detto, infatti, che il datore del lavoro sia interessato solo a lavoratori madrelingua. Una volta iscritti al portale, si ha anche la possibilità di leggere le offerte in traduzione, semplicemente cliccando su un tasto predisposto sotto il testo dell’offerta.

Insomma, per trovare qualcosa adatto a voi bisogna prima di tutto saper cercare! Non dimenticate inoltre che i consulenti Eures, sparsi sul territorio europeo e quindi anche non lontano da voi, sono disponibili a supportarvi nella ricerca.

Your first Eures job 6.0 

Cerchi lavoro in Europa e non sai da dove cominciare? L’iniziativa Your first Eures Job è quello che potrebbe fare la differenza per te!

YfEj è un progetto promosso da Eures, la rete dei servizi europei per la mobilità professionale dei lavoratori in Europa. L’obiettivo del progetto è quello di aiutare giovani tra i 18 e i 35 anni, cittadini di uno dei paesi membri dell’UE, a trovare un lavoro o un tirocinio in un altro paese dell’UE.

Il progetto ha avuto finora più edizioni, e la nuova edizione 6.0 durerà fino a gennaio 2021. Con l’edizione 5.0 sono partiti molti ragazzi e ragazze italiani tra 23 e 30 anni (l’Italia è il paese che ha utilizzato di più questo programma) che sono andati per una esperienza professionale principalmente in Germania, Francia e Portogallo.

Your first Eures Job offre servizi di supporto alla mobilità professionale dei giovani, attraverso gli Eures Adviser, che si possono trovare nelle Marche presso i Centri per l’impiego. L’Adviser è la persona a cui rivolgersi per una consulenza personalizzata e gratuita sulle proprie possibilità di realizzare una mobilità lavorativa, per una consulenza sul cv e su come muoversi per cercare lavoro nel paese o nel settore scelto.

Your first Eures Job offre anche benefit finanziari che hanno lo scopo di facilitare il giovane candidato nella sua ricerca, nel processo di selezione e di trasferimento in un altro paese. In particolare i benefit previsti per l’edizione 6.0 sono questi:

  • sostegno per andare a sostenere colloqui di lavoro: fino a 600 euro (forfettario)
  • corso lingua: fino a 2000 euro (a rimborso)
  • supporto per esigenze speciali: fino a 500 euro per 2 viaggi (rimborso)
  • supporto per trasferimento per lavoro, tirocinio (retribuito) o apprendistato: fino a 1400 euro (forfettario)
  • integrazione per il tirocinio: fino a 600 euro al mese per massimo tre mesi (forfettario)
  • riconoscimento qualificazioni: fino a 400 euro (forfettario)

La cosa interessante è che, in caso di necessità, è possibile ottenere più benefit insieme. Inoltre si può ottenere il benefit per la preparazione linguistica anche in fase di preselezione, cioè per avere maggiori possibilità di essere selezionati.

L’edizione 6.0 prevede anche un accompagnamento del giovane al termine dell’esperienza all’estero. Nel caso voglia rimanere nel paese in cui si trova, potrà contare su un Eures Adviser locale per accedere ad altre opportunità lavorative, mentre nel caso voglia rientrare nel paese di origine verrà seguito per il reinserimento da un Eures Adviser nel paese di provenienza.

Rispetto alle edizioni precedenti, si prevedono pagamenti più veloci dei benefit, e corsi di lingua non solo online.

Vuoi saperne di più? Vieni a trovarci e parliamone!

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Lavoro stagionale all’estero

Partire per fare un lavoretto stagionale all’estero per l’estate, in quanti ci avete pensato?
Questa però è una delle occasioni in cui davvero tra il dire è il fare c’è di mezzo il mare!

Vediamo di darvi alcuni consigli per pianificare la vostra ricerca, senza perdervi tra decine di siti, offerte poco chiare e o vere e proprie truffe.

Prima di tutto bisogna ricordarsi che prima vi muovete, e maggiori sono le possibilità di scelta tra più offerte adatte al vostro profilo, oltre al fatto che avete più tempo per informarvi bene.
La maggior parte delle aziende che assume personale stagionale comincia reclutare a febbraio e marzo (reclutare significa raccogliere cv, fare colloqui, proporre contratti e trovare un accordo con i lavoratori, che poi potranno cominciare a lavorare nei mesi successivi). Più vi avvicinate all’estate e più le offerte sono relative a emergenze da coprire, o a posizioni poco pagate e meno appetibili.

Un buon punto da cui partire è il portale Eures – il portale europeo della mobilità professionale. Tra le funzionalità del portale c’è la sezione “Trova un lavoro”: da qui si possono fare ricerche tra le offerte di lavoro pubblicate. Si può selezionare per paese di interesse, tipo di contratto (temporaneo o permanente), e altri parametri. Fondamentale è inserire sempre una parola chiave, possibilmente relativa alla figura professionale ricercata e nella lingua nella quale si lavorerà. Per il lavoro stagionale infatti spesso le offerte non sono scritte nella lingua del paese di lavoro, ma in quella richiesta dal datore di lavoro, di solito in base alle esigenze della clientela con la quale si avrà a che fare. Ad esempio si possono trovare molte offerte per le località turistiche spagnole o greche scritte nelle lingue dei turisti che le frequentano (tedesco, inglese, ecc).
Questo dato ci introduce ad un argomento di fondamentale importanza, la conoscenza delle lingue! E’ indispensabile conoscere almeno al livello B2 una lingua straniera, per poterla utilizzare efficacemente per un lavoro, oltre che per cavarsela per le esigenze personali, altrimenti è inutile sprecare tempo nella ricerca. Spesso non importa se la conoscenza non è certificata, ma bisogna essere in grado di dimostrarla.

Parliamo anche di un anche di un altro aspetto: dove si trova la maggior parte dei lavori di tipo stagionale? Se pensiamo alla stagione estiva, sicuramente molte offerte riguarderanno Portogallo, Grecia, Spagna, Cipro e altri luoghi classici balneari. Ma anche nei paesi scandinavi, in Irlanda, o in Svizzera (ad esempio Lugano), ci sono località dove in estate l’afflusso di turisti e visitatori è notevole e quindi c’è molta richiesta di personale stagionale.
Una volta individuate delle offerte interessanti, è opportuno verificare che siano dettagliate e chiare, per poi contattare il referente per eventuali domande e l’invio del cv. Un aspetto da non trascurare è la scelta della zona o della città dove andare a lavorare: scegliere un posto dove il costo della vita è molto alto ci mette a rischio di non riuscire a gestire bene spese ed entrate, soprattutto all’inizio. Il portale Eures offre anche una sezione dedicata a informazioni sulle condizioni di vita e lavoro nei vari paesi, meglio dare un’occhiata prima di buttarsi!

Una breve parentesi sulla preparazione del cv, soprattutto per i paesi anglosassoni e scandinavi: è bene ricordarsi che il cv deve essere chiaro, sintetico e ordinato, e non deve contenere informazioni considerate sensibili (età, nazionalità, sesso, situazione personale) che potrebbero essere usate per discriminare il lavoratore. La foto va inserita nel caso di lavori che prevedono il contatto con il pubblico, altrimenti in genere no.

Ora, come fare a raggiungere i datori di lavoro che ci interessano non solo attraverso le offerte, ma magari nel momento in cui sono interessati a incontrare e valutare candidati? Un sistema che sta funzionando sempre più è quello degli European job days online. Sono in pratica delle fiere del lavoro online, a cui ci si può iscrivere per partecipare, e poter entrare in contatto con i recruiters delle aziende che cercano personale stagionale da diversi paesi. Stando comodamente a casa tua puoi scegliere quale azienda contattare, vedere le loro offerte di lavoro e spesso è possibile sostenere un primo colloquio conoscitivo.

Fatevi da subito una idea del periodo che volete trascorrere all’estero, per non rimanere spiazzati alla domanda: quando potresti partire?
Assicuratevi infine di avere un documento di identità a posto, cioè non scaduto, la tessera sanitaria e altri eventuali documenti che potrebbero esservi utili.

In questo momento in cui il Covid sta cambiando velocemente le regole di libero movimento in Europa, verificate sempre la possibilità di poter entrare nel paese che vi interessa, con il portale Re-open EU .
Buona ricerca!

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ReActivate, lavoro all’estero per over 35

Finalmente un progetto dedicato a chi non ha più 20 anni e si sente spesso tagliato fuori dalle mille opportunità rivolte ai più giovani.
Tra le iniziative ideate e cofinanziate dall’UE c’è il programma di mobilità per lavoro ReActivate, studiato appositamente per facilitare i lavoratori con più di 35 anni che vogliono spostarsi all’interno dello spazio europeo.

ReActivate presenta molte delle caratteristiche del programma gemello Your first Eures job, creato per favorire la mobilità per lavoro dei giovani under 35 e arrivato quest’anno alla sua quinta edizione. ReActivate prevede una serie di servizi e di finanziamenti per i candidati interessati, che si possono ottenere iscrivendosi al programma.

I servizi offerti riguardano il supporto preparatorio e orientativo, per esempio per la redazione del cv e della candidatura, o per lo sviluppo delle competenze professionali necessarie a trovare un buon impiego all’estero (ad esempio attraverso un corso di formazione).
Ma non solo: si può disporre anche di un supporto finanziario per poter realizzare il proprio progetto di mobilità in uno dei 28 paesi dell’Unione europea.

Ecco quali sono nel dettaglio le voci per cui è possibile ottenere un aiuto economico.

  • spese di viaggio per andare a sostenere un colloquio: i candidati che hanno ricevuto un invito a presentarsi di persona per un colloquio possono ricevere una cifra forfettaria a rimborso delle spese di viaggio sostenute.
  • indennità di trasferimento in un altro paese: nel momento in cui il candidato riceve una lettera di assunzione e deve quindi riorganizzare la propria vita nel nuovo paese, può ottenere un assegno per le prime spese da affrontare.
  • formazione linguistica: anche se si ha una conoscenza base o intermedia della lingua del paese in cui ci si trasferisce, potrebbe essere necessario, per inserirsi più velocemente nel nuovo ambiente di lavoro, rafforzare le competenze linguistiche. Il programma ReActivate può finanziare un breve corso mirato.
  • riconoscimento delle qualifiche: per poter accedere al posto di lavoro per cui si è stati scelti  spesso è necessario dimostrare di avere i titoli giusti. Per farlo si deve procedere al riconoscimento della qualifica professionale, che include la traduzione del titolo e un processo di valutazione del percorso fatto. Il programma ReActivate fornisce un supporto finanziario anche per questo.
  • assegno di trasferimento supplementare: nel caso in cui i candidati esprimano bisogni particolari legati alla loro condizione personale ( rispetto a salute, contesto socio-economico o fattori geografici) possono beneficiare di un supporto economico supplementare per il trasferimento all’estero.

Per maggiori informazioni sul funzionamento del programma e sull’accesso alle opportunità offerte da ReActivate, passate a trovarci all’Informagiovani Eurodesk o contattate direttamente un referente EURES.

In Danimarca per lavoro

La Danimarca ha un mercato del lavoro flessibile, che al tempo stesso offre numerose garanzie ai lavoratori, e un tasso di disoccupazione stabile intorno al 6%, più basso rispetto alla media UE (in Italia ufficialmente siamo attorno al 12%). Nonostante la dimensione ridotta del paese, la Danimarca è la patria di multinazionali di successo, come la Lego, che sono costantemente alla ricerca di lavoratori qualificati da inserire nel proprio staff.

Secondo l’ultimo World Happiness Report, i danesi sono tra i popoli più felici al mondo: tra gli elementi che incidono maggiormente sul benessere delle persone risulta fondamentale la condizione lavorativa e l’equilibrio tra lavoro e vita privata, che in Danimarca è molto importante.

Ci sono davvero buoni motivi per considerare questo paese come meta possibile per i vostri progetti futuri!
Ecco alcune cose da sapere subito, e facili indicazioni che vi posso dare dopo aver avuto un incontro sul tema con Helena Nielsen, una referente Eures danese, ospite ad Ancona in occasione dell’International Career Day.

Le figure professionali più ricercate sono quelle nei settori dell’IT, della robotica, dell’impiantistica per riscaldamento e condizionamento, delle biotecnologie e della sanità, ma ci sono opportunità anche per lavoratori specializzati dei settori della ristorazione e delle costruzioni.

Il cv, come sempre, è molto importante, e i selezionatori sono molto attenti a quello che ci inseriamo.
E’ consigliabile indicare lo stato civile, inserire una foto e dedicare cura particolare nella descrizione del Personal Profile, nel quale indicheremo le nostre competenze professionali ma anche le nostre qualità personali e sociali.

Anche alla lettera di accompagnamento, o covering letter, va dedicata molta attenzione, perché i selezionatori la considerano una fonte di informazioni di fondamentale importanza. La covering letter rivela quanto a fondo ci siamo informati sull’azienda, se abbiamo letto con la dovuta attenzione l’annuncio pubblicato, e per valutare la nostra motivazione a candidarci per quella posizione.

E’ consuetudine, in Danimarca, telefonare in azienda per sapere se la posizione è ancora disponibile e per valutare velocemente con il responsabile della selezione se è il caso che ci candidiamo, nel caso avessimo dei dubbi sulla nostra preparazione o sulle nostre esperienze.
Per quanto riguarda il colloquio di lavoro, a differenza da quanto siamo abituati a fare, è importante essere preparati a rispondere a domande relative al compenso desiderato per quella posizione.

Tutte queste informazioni e molti buoni consigli potete trovarli sul sito WorkinDenmark, molto ben fatto e dedicato ai lavoratori stranieri. Vi consiglio, per cominciare, i brevi tutorial sulla candidatura di lavoro.
Dal sito WorkinDenmark potete anche partire per la ricerca di una offerta adatta al vostro profilo, per trovare i servizi dedicati al lavoro, per avere indicazioni su come trovare e contattare le maggiori aziende del paese.
Vi ricordo inoltre che la rete Eures, servizio pubblico e gratuito per la mobilità dei lavoratori in Europa, è a vostra disposizione per informazioni personalizzate e aggiornate.
E se siete giovani, intraprendenti e pronti a partire, c’è anche il programma di sostegno e finanziamento Your First Eures Job!

TrainingDay Erasmus+ all’Informagiovani!

Martedì prossimo, il 24 gennaio, abbiamo il piacere di ospitare qui all’Informagiovani il TrainingDay Erasmus+ per l’asse VET – Istruzione e Formazione Professionale, realizzato in collaborazione con Eurodesk Italy e Inapp, una delle Agenzie Nazionali per l’attuazione del programma in Italia.

Ma cos’è un TrainingDay?
A differenza di un InfoDay, che si concentra sulla prima informazione sulle possibilità offerte dal programma Erasmus+, sulla sua struttura, obiettivi e beneficiari, il TrainingDay è pensato per chi ne conosce già il funzionamento, ed è interessato o già impegnato nella progettazione.
Il TrainingDay che ospiteremo si concentrerà sul settore Istruzione e Formazione Professionale, individuato anche con l’acronimo VET, che sta per Vocational Education and Training. L’asse VET riguarda le opportunità rivolte a studenti, tirocinanti, apprendisti, neodiplomati e neo qualificati, ma anche a insegnanti, formatori, esperti del mondo della formazione professionale (che sono i primi beneficiari dei progetti finanziati) che attraverso Erasmus+ avranno la possibilità di fare un’esperienza di apprendimento professionale in un altro paese (si parla di mobilità individuale).

Una parte della mattinata sarà poi dedicata ai soggetti (scuole, enti di formazione, organizzazioni della società civile, università) interessati a partecipare a progetti di cooperazione per l’innovazione e lo scambio di buone pratiche transnazionali (chiamati anche partenariati strategici), che hanno l’obiettivo di sviluppare iniziative di cooperazione tra uno o più settori dell’istruzione, della formazione e della gioventù e a promuovere l’innovazione, lo scambio di esperienze e del know-how tra diverse tipologie di organizzazioni coinvolte nei settori dell’istruzione e della formazione.
In particolare, verranno approfonditi alcuni aspetti della progettazione su Erasmus+, come quelli legati agli elementi di qualità dei progetti, cioè vedremo quali parti dei progetti, che potranno essere presentati alle prossime scadenze, vanno curati con particolare attenzione per poter aspirare a vedere il proprio progetto positivamente valutato e poi finanziato.

La durata del TrainingDay è di circa 5 ore, ed è previsto un attestato di partecipazione.
Per chi avesse interesse a partecipare, ma non avesse ancora molto chiare le informazioni di base su Erasmus+, è consigliabile prendere visione delle parti della guida al programma che trattano priorità e obiettivi del programma, e che descrivono le attività che prenderemo in esame proprio martedì.

Sul portale Eurodesk è possibile registrarsi per partecipare (è previsto un numero massimo di 90 partecipanti).
L’incontro si terrà presso la sala Informagiovani Ancona: invieremo a tutti gli iscritti indicazioni per raggiungerci, nel caso non siate mai venuti prima a trovarci.
Per qualsiasi informazione siamo disponibili ai nostri numeri di telefono e attraverso i nostri canali di contatto.

SCARICA LE SLIDE DEL TRAINING DAY

Erasmus+: panoramica

Erasums+: dati statistici

KA1: mobilità individuale

KA2: partenariati strategici

 

Le foto della giornata

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lavoro europa

Lavoro in Europa, per te c’è Eures

Andare a fare un’esperienza di lavoro all’estero è sicuramente consigliabile e in Europa Eures è il servizio pubblico e gratuito che supporta i lavoratori interessati a questa opportunità.

Eures – European Employment Services – è la rete europea dei servizi per l’impiego coordinata dalla Commissione europea attraverso il quale si mette in pratica il principio della libera circolazione dei lavoratori all’interno dello spazio economico europeo e si promuove l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Vediamo in che modo questa rete di esperti, sparsi sul territorio e in comunicazione tra loro, può fornirci aiuto se stiamo pensando di metterci alla prova in un contesto lavorativo diverso da quello che conosciamo. Rivolgendomi a uno dei consulenti Eures, e consultando il sito, posso ottenere informazioni e consigli sul paese o i paesi che mi interessano, sul mercato del lavoro relativo ad un determinato settore, sulla legislazione in materia di lavoro e i contratti di lavoro.

Sul sito di Eures troviamo già pronte molte informazioni sulle condizioni di vita e lavoro nei vari paesi europei, che sono importanti da conoscere per arrivare preparati a vivere al meglio la nostra esperienza e che ci facilitano molti passaggi necessari al trasferimento, sia esso temporaneo o di lunga durata.

Una delle sezioni più importanti del sito è senz’altro quella della banca dati delle offerte di lavoro: Eures offre la possibilità a chi cerca lavoro di utilizzarla per la ricerca di un’offerta interessante mentre i datori di lavoro possono pubblicare le proprie offerte per trovare personale anche al di fuori dei confini del paese in cui hanno sede.

I lavoratori possono inoltre inserire il proprio cv in una banca dati consultabile dalle aziende: sia per i lavoratori che per le aziende è prevista la registrazione al portale prima dell’utilizzo, in modo da monitorare un uso appropriato degli strumenti offerti.
Si possono anche contattare consulenti nei paesi o nelle città di interesse, per informazioni aggiornate e dettagliate sulla situazione locale. Alcuni di loro sono addirittura disponibili in chat in orari e giorni specifici.

La rete Eures svolge le proprie attività in collaborazione con i centri per l’impiego dei Paesi dello Spazio economico europeo, la Svizzera e con altre istituzioni pubbliche locali e nazionali. In Italia fanno parte di questa rete 66 consulenti e circa 300 assistenti, dislocati sul territorio nazionale.
Tra le attività promosse da Eures ci sono anche eventi informativi sulle opportunità di vita e lavoro nei vari paesi, e sempre più spesso anche giornate di vero e proprio reclutamento, durante le quali è possibile incontrare consulenti Eures di altri paesi e affrontare un primo colloquio di lavoro per verificare le effettive opportunità per il proprio profilo professionale.

Ultimo ma non meno importante, ci si può rivolgere ai consulenti Eures per partecipare ai programmi di supporto alla mobilità per lavoratori YfEj – Your first Eures job (per under 35) e ReActivate (per over 35).

Yfej | Your first Eures job, un aiuto per partire!

Il Progetto YfEj – Your first Eures job ha l’obiettivo di supportare i giovani europei (cittadini o residenti) tra i 18 e i 35 anni nella ricerca e realizzazione di una esperienza di lavoro, tirocinio o apprendistato all’estero.

Il progetto offre un contributo finanziario per l’eventuale necessità di formazione linguistica, per le spese legate al riconoscimento delle qualifiche professionali o dei titoli di studio, e per coprire parte delle spese sostenute per recarsi ad un colloquio o per trasferirsi nel paese di destinazione.

L’iniziativa fornisce inoltre servizi quali informazione, reclutamento, matching e collocamento sia per i giovani candidati che per i datori di lavoro interessati ad assumere personale proveniente da paesi diversi. Per entrambi sono previsti servizi di supporto informativo e finanziamenti.

Per partecipare bisogna registrarsi e caricare il proprio cv in formato europeo sulla piattaforma YfEj: qui si possono trovare anche offerte di lavoro per professionalità specifiche, alla sezione Hot Jobs.

Nelle Marche è possibile rivolgersi per informazioni e attivazione del programma ad un referente della rete EURES, esperti della mobilità per lavoro che trovate nei CIOF– centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione del territorio.

Il programma è arrivato alla sua quinta edizione e durerà fino al 2018.

E se hai più di 35 anni? C’è un programma anche per te! Scopri di più su ReAct.