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Bebè in famiglia: novità 2019

Nel 2019 diventano operative alcune novità e proroghe previste dalla Legge di Bilancio a favore della maternità, paternità e nuclei familiari con un bebè.

Vediamo cosa viene confermato e cosa cambia entrando un po’ più nel dettaglio delle varie azioni.

Il congedo  di paternità obbligatorio per i padri lavoratori dipendenti, diventa di cinque giorni da fruire entro i cinque mesi dalla nascita del figlio. Può essere allungato a sei giorni se fruito in alternativa a un giorno di maternità della madre e può essere goduto anche in modo non continuativo.

Le future mamme possono lavorare fino al parto, sempre con parere favorevole del medico, in modo da poter usufruire di cinque mesi di congedo di maternità interamente dopo la nascita del bambino.

Ora vediamo le proroghe e modifiche del Bonus bebè e Bonus nido erogate dall’Inps.

Il Bonus bebè, noto come assegno di natalità, consiste in un assegno mensile erogato dall’Inps per dodici mesi per ogni figlio nato, adottato o in affido preadottivo. La richiesta di questa agevolazione è riservata alle famiglie a basso reddito e quindi vi sono dei precisi requisiti a livello di reddito Isee richiesti al fine di fare domanda.

L’assegno è pari a 192 euro al mese con Isee pari o inferiore a 7mila euro, 80 euro in caso di Isee fino a 25mila euro. La novità del 2019 consiste in un incremento del 20% delle suddette somme per l’arrivo di un secondo figlio, quindi si sale rispettivamente a 192 euro o 96 euro in base all’Isee.

Anche per il 2019, i requisiti richiesti ai genitori sono: la cittadinanza italiana, di uno Stato europeo o di uno Stato extraeuropeo con regolare permesso di soggiorno; la residenza in Italia; la convivenza con il figlio e il nucleo familiare in possesso di un reddito Isee non superiore a 25mila euro annui, per tutta la durata dell’assegno.

Come nel 2018 l’incentivo viene corrisposto sotto forma di assegno, a partire dal giorno di nascita o di ingresso del figlio nella famiglia e fino al compimento del primo anno di età o al primo anno dall’ingresso nel nucleo.

La domanda va presentata secondo apposito modello predisposto dall’Inps, disponibile sul sito  www.inps.it, deve essere accompagnata dall’autocertificazione dei requisiti che danno titolo all’assegno, deve essere presentata entro 90 giorni dalla nascita o dall’ingresso del figlio adottato nel nucleo familiare. Se la domanda viene presentata in ritardo, si ha comunque diritto a ricevere l’importo sino al limite di età del bambino, ma si perde il diritto agli arretrati.

Infine vediamo le novità relative al Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione. Dal 2019 l’importo del Bonus su base annua sale a 1.500 euro, invece dei precedenti 1.000, in favore del genitore che iscriva bambini nati, adottati o affidati dal 1° gennaio 2016 ad uno degli asili nido pubblici e privati autorizzati. Il beneficio spetta anche in favore dei bambini di età inferiore a tre anni, impossibilitati a frequentare gli asili nido in quanto affetti da gravi patologie croniche, per i quali le famiglie si avvalgono di servizi assistenziali domiciliari. Questa misura è stata prorogata fino al 2021.

Il premio è corrisposto direttamente dall’INPS su domanda del genitore.

Il Bonus asilo nido viene erogato con cadenza mensile, parametrando l’importo massimo di 1.500 euro su 11 mensilità, per un importo massimo di 136,37 euro, direttamente al genitore richiedente che ha sostenuto il pagamento, per ogni retta mensile pagata e documentata.

Il contributo mensile erogato dall’Istituto non può eccedere la spesa sostenuta per il pagamento della singola retta e non è cumulabile con le detrazioni fiscali frequenza asilo nido.

Nel caso di Bonus per le forme di supporto presso la propria abitazione, il premio viene erogato dall’Inps in un’unica soluzione direttamente al genitore richiedente. a seguito di presentazione da parte del genitore richiedente, che risulti convivente con il bambino,  di un attestato rilasciato dal pediatra di libera scelta che attesti la situazione.

Dal 28 gennaio è possibile presentare la domanda utilizzando l’apposito servizio Inps.

Entrambi i Bonus possono essere richiesti utilizzando la modalità on line del servizio Inps, quindi ricordiamo ai genitori  (più o meno giovani ) che possono venire all’Informagiovani dove hanno la possibilità di utilizzare gratuitamente le postazioni internet  o la WiFi accedendo con un proprio dispositivo.

Sarà sufficiente portare un documento d’identità per effettuare la prima registrazione con un operatore, il quale rilascia le credenziali di accesso. Non esitate a contattarci per qualsiasi chiarimento.