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Cerco lavoro, da dove iniziare?

Se sei alla ricerca di un lavoro, forse ti stai chiedendo da dove iniziare. Se è la prima volta che ti metti alla ricerca, ma anche se hai già esperienza, ti sarà utile una breve rassegna dei canali da utilizzare. Naturalmente poi sta a te scegliere su quali investire più tempo ed energie, in base al tuo profilo, alle tue aspettative, ai tuoi obiettivi.

Cominciamo da quelli più ovvi, ma di cui non sempre si sa bene come funzionano e cosa ci possono offrire.

Il CPI – Centro per l’impiego (ex CIOF – Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione, e ex Ufficio di collocamento, come molti lo chiamano ancora impropriamente) è il primo canale da conoscere. Il CPI è un ufficio  pubblico, di competenza regionale, dedicato principalmente a favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, cioè tra chi cerca lavoro e chi cerca personale.

Iscriversi non è obbligatorio, ma può essere utile per ricevere informazioni o proposte su iniziative pubbliche aperte a chi cerca lavoro (corsi di formazione, bandi per borse lavoro, bandi per tirocini o simili). Iscriversi al CPI significa dichiarare la propria disponibilità a lavorare e a cercare attivamente un impiego, secondo le indicazioni che ci vengono date dal CPI stesso, ed è necessario quando si vuole partecipare a iniziative o bandi per disoccupati. Il CPI infatti è l’unico ufficio che può rilasciarti il certificato di stato di disoccupazione: dopo un colloquio che serve a capire qual’è stato il tuo percorso e che cosa vorresti fare, firmerai il cosiddetto PSP – Patto di servizio personalizzato.

I CPI gestiscono alcune offerte di lavoro degli enti pubblici, e numerose offerte di lavoro di aziende private, oltre alle offerte disponibili per chi vuole partecipare a borse lavoro o tirocini (quando ci sono bandi aperti e fondi disponibili).

Tra le funzioni del CPI c’è anche registrare le assunzioni o le trasformazioni dei rapporti di lavoro (quando vieni assunto/a, il datore di lavoro deve comunicarlo al CPI a cui sei iscritto/a), gestire le iscrizioni e le assunzioni delle persone inserite negli elenchi delle categorie protette e delle liste di mobilità. Tra i compiti dei CPI si è aggiunto quello di seguire per la ricerca di un impiego le persone a cui è stato riconosciuto il Reddito di cittadinanza.

Ricorda che ti puoi iscrivere ad un solo CPI: puoi cambiarlo se ti trasferisci, e i tuoi dati verranno trasmessi dal vecchio CPI a quello nuovo. Per iscriversi basta avere un domicilio nella zona di competenza del CPI: nella provincia di Ancona ce ne sono quattro (Ancona, Senigallia, Jesi e Fabriano), ed è possibile vedere quali sono i comuni di competenza di ognuno cliccando sul tondino azzurro con il + accanto al nome di ogni CPI, sulla pagina dedicata agli orari e contatti. Naturalmente tutti i servizi dei CPI sono gratuiti.

 

Le agenzie per il lavoro (ex agenzie interinali) sono soggetti privati, autorizzati dal Ministero del lavoro oppure dalla Regione, che offrono servizi alle aziende, e in particolare la ricerca e selezione del personale. Questo significa che per te che cerchi lavoro l’agenzia è un canale attraverso il quale trovare un impiego: l’agenzia infatti ricerca personale per le aziende, lo seleziona, in alcuni casi lo forma, e poi lo inserisce in azienda.

Di solito funziona così: il tuo datore di lavoro formale è l’agenzia per il lavoro (cioè il tuo contratto di lavoro è con l’agenzia) mentre la sede di lavoro è l’azienda per cui lavora l’agenzia. Il tutto è regolare e tu non devi pagare niente, perché i servizi che l’agenzia offre sono pagati dalle aziende clienti. Se da un lato questo è un aspetto positivo, dall’altro bisogna ricordare che le agenzie per il lavoro non hanno come obiettivo quello di trovare un lavoro per te, ma quello di trovare lavoratori adeguati alle richieste delle aziende. E’ sempre utile ricordarlo, perché se ti aspetti che siano loro a ricercare un lavoro adatto a te, le tue aspettative saranno deluse. Puoi iscriverti a tutte le agenzie che vuoi, e molto spesso lo puoi fare online, sui siti delle agenzie stesse, caricando i tuoi dati e il tuo cv: ecco un elenco di quelle della provincia di Ancona, fatto da noi per te.

 

Naturalmente anche noi dell’Informagiovani, che siamo tra le altre cose un centro di orientamento e supporto per la ricerca del lavoro, abbiamo diversi servizi dedicati a te che stai cercando: puoi fare un colloquio orientativo iniziale, per avere consigli personalizzati per capire come muoverti, come e dove cercare lavoro, in base alle tue caratteristiche e alle tue aspettative; puoi fare o rivedere con noi il tuo cv, per renderlo migliore e più efficace; puoi iscriverti alla nostra banca dati lavoro, per avere la possibilità di venire contattato da un possibile datore di lavoro interessato al tuo profilo; e infine puoi cercare tra le offerte di lavoro che pubblichiamo tutte le settimane quella che fa per te. Tutti i nostri servizi sono gratuiti!

 

Ci sono poi i portali online che pubblicano offerte di lavoro e ti danno la possibilità di inserire i tuoi dati. Secondo la nostra esperienza hanno una efficacia relativa, e spesso sono solo aggregatori di inserzioni da altri siti, per cui anche cercando una professione specifica in una zona specifica spesso finisci per perdere tempo leggendo annunci (a volte anche finti) di impieghi vari in altre regioni. Alcuni poi hanno più che altro l’obiettivo di raccogliere dati (i tuoi) e inviarti anche più email al giorno, non sempre interessanti. Il nostro consiglio è comunque quello di leggere attentamente gli annunci e poi fare delle verifiche incrociate sul sito del presunto datore di lavoro.

 

Un canale online relativamente nuovo (ormai nemmeno troppo in realtà) per la ricerca di lavoro è LinkedIn, ma a patto di usarlo bene. Abbiamo dedicato a questo strumento delle videopillole, se hai intenzione di usarlo o ti sei iscritto da poco, ti consiglio di vederle.

 

Il modo che consigliamo più spesso e che si rivela efficace è la ricerca per autocandidature: significa cercare aziende e imprese che potrebbero interessarci in base al settore, o in base a dove hanno sede, e inviare una candidatura di lavoro (cv più lettera/mail di presentazione e motivazione) mirata, cioè pensata proprio per quel destinatario. Ci vuole più tempo che inviare lo stesso cv a raffica a un numero alto di email e aziende, ma funziona meglio.

 

Un altro consiglio che diamo spesso è quello di utilizzare in modo intelligente il passaparola: in un mercato del lavoro che è ancora molto locale, poco dinamico e basato sulle conoscenze (cioè sul fatto che molti datori di lavoro preferiscono contattare prima persone già conosciute da un dipendente, un amico, un parente, per una sorta di garanzia di affidabilità) è importante spargere la voce che sei alla ricerca di un lavoro tra le tue conoscenze. Le persone che ti conoscono e che sanno in che cosa sei bravo/a sono i tuoi migliori sponsor! Parliamo quindi della raccomandazione in senso positivo, efficace e utile, quella che avviene quando due soggetti vengono messi a contatto grazie ad una conoscenza comune che capisce che uno sta cercando proprio l’altro, per le sue caratteristiche professionali e personali.

Bene, ora sai da dove cominciare! Per consigli personalizzati sulla tua situazione e per il tuo progetto personale, vieni a trovarci, ti aspettiamo!

 

Annunci di lavoro, offerte ingannevoli e avvertenze varie

Cercare lavoro, lo diciamo spesso, è un lavoro! E bisogna saperlo fare bene, a partire dalla scelta delle offerte a cui rispondere.

Oggi facciamo il punto proprio su questo aspetto, dato che spesso ci viene chiesto se gli annunci che pubblichiamo siano affidabili, o se lo sono le aziende che li diffondono (su che cosa ognuno di noi intende con il termine “affidabile” possiamo discutere un mese, ma questa è un’altra storia). Ne abbiamo già parlato, anche facendo esempi pratici, ma scommettiamo che un ripasso non sarà di troppo.

Le probabilità di trovare un lavoro attraverso annunci sono in genere scarse, questo va detto subito, perché ci sono altri canali e modalità di ricerca del personale che evitano alle aziende di ricevere decine di telefonate o email, e che permettono loro di intercettare più facilmente il tipo di candidati a cui sono interessate.

A livello locale, però, esiste ancora un margine di possibilità di trovare qualche contatto, sempre che siamo in grado di interpretare e scegliere gli annunci. Se volete provare non c’è niente di male, vi consigliamo solo di fare attenzione ad alcuni segnali. Per non perdere tempo e spesso soldi, ma anche speranza e fiducia.

 

Ci sono alcuni semplici segnali che ci possono subito far venire il dubbio che dietro all’annuncio o alla richiesta di contatto molto probabilmente non c’è una grande occasione di lavoro, o l’offerta non è esattamente quella che ci viene fatta immaginare, ed ecco quali:

  • nell’annuncio non c’è scritto per quale tipo di lavoro stanno cercando una persona, oppure le mansioni sono varie e diverse, e molto generiche. Quando trovate scritto solo “per ampliamento organico” o “azienda in crescita”, senza descrizioni specifiche del tipo di settore, o di professionalità necessaria e dei requisiti, potete già capire che non si tratta di una posizione di lavoro convenzionale.
  • vengono promessi o garantiti contratto e buoni guadagni, anche senza avere esperienza. Ricordate che il contratto è d’obbligo sempre, non c’è bisogno di scriverlo sull’annuncio, ed è molto improbabile pensare a lavori per i quali si guadagna tanto senza saper fare niente (lo sapevate già, vero?)
  • non sono specificati i requisiti necessari a candidarsi. Per quanto semplice possa essere il lavoro (e in questo caso difficilmente è necessario pubblicare un annuncio per trovare una persona), ogni impiego è diverso e richiede qualche dote specifica. Può essere un diploma, la patente, la conoscenza dell’uso del computer, di programmi di grafica o caratteristiche quali puntualità, flessibilità oraria, robustezza o resistenza fisica o un minimo di esperienza in mansioni simili, ma non ci sono lavori che non richiedono caratteristiche o competenze specifiche
  • quando chiamate o scrivete per avere maggiori informazioni vi dicono che le avrete solo presentandovi di persona: il nostro consiglio è di lasciar perdere, un’azienda seria è disposta a darvi almeno informazioni di base su mansioni, qualifiche e capacità richieste, luogo di lavoro, numero di ore o giornate lavorative
  • vi viene chiesto denaro: non si paga per lavorare
  • vi viene chiesta la firma o i vostri dati completi prima che abbiate capito bene di che cosa si tratta e abbiate deciso di accettare: chi vi mette troppa fretta in genere non vi sta offrendo l’occasione della vita, e nemmeno l’occasione dell’anno.

 

Facciamo qualche esempio pratico di offerte ingannevoli, che abbiamo ormai individuato e che evitiamo di diffondere attraverso il nostro sito.

C’è un’azienda, che cambia spesso nome, che pubblica ogni settimana un annuncio per segretarie e magazzinieri, oppure per operatori di inserimento dati, anche senza esperienza, ma poi a coloro che si presentano propone di lavorare come procacciatore di contratti di vario tipo. Attenzione, può succedere che vi promettono un certo compenso una volta concluse alcune decine di contratti (e ci potreste riuscire, magari attraverso le vostre conoscenze), e che poi alla scadenza del mese, quando state per raggiungere il vostro scopo, veniate mandati da un presunto cliente che poi non esiste: quindi niente contratto concluso, niente target raggiunto, niente compenso.

Ci sono aziende, che cambiano spesso nome, che pubblicano annunci vaghi, non dicono di che settore si occupano e cercano molte figure diverse, senza indicare requisiti, ma soprattutto danno un indirizzo a cui non troverete una sede dell’azienda indicata con una vera insegna, ma un capannone, una stanza in uno stabile anonimo, con il nome della presunta azienda stampato su un foglio di carta appiccicato sulla porta e poco altro. Questo è già un buon segno per capire che non è una azienda strutturata, stabile (soprattutto se avevano scritto di occuparsi di commercializzazione o logistica).

Altri soggetti vi propongono di fare un corso a pagamento (a costi anche molto alti) che magari include uno stage di sei mesi (non retribuito, in quanto curricolare) per poter poi avere il posto di lavoro. Anche questa è una modalità discutibile: una azienda interessata a voi e alle vostre caratteristiche vi offrirà un percorso di inserimento e formazione gratuito, incluso nel contratto.

Purtroppo questo tipo di tattiche di reclutamento sono abbastanza diffuse, e ce ne sono anche di più elaborate (trovate qui un elenco dettagliato). L’unico modo per non venire ingannati e non perdere tempo è scegliere con attenzione e fare le dovute ricerche.

Recentemente siamo venuti a conoscenza anche di una sorta di agenzia per il lavoro che assume personale, con contratto e busta paga, ma poi non paga i contributi se non in minima parte, per cui vi accorgete solo mesi dopo, verificando il vostro fascicolo previdenziale all’Inps, di non aver ricevuto tutto il dovuto. Questo tipo di illecito è praticamente impossibile da individuare in anticipo, per cui ricordatevi di controllare spesso il vostro profilo Inps e verificare i versamenti di contributi.

Qualche breve e semplice suggerimento per non finire in situazioni spiacevoli e complicate:

  • informatevi il più possibile sull’azienda, prima di rispondere e soprattutto prima di dare i vostri dati completi e andare a fare un colloquio.
  • ricordate che non esiste periodo di prova fuori dal contratto, ma esso è compreso, con la possibilità da entrambe le parti (lavoratore e datore di lavoro) di recedere dal contratto (cioè di interromperlo).
  • non firmate niente che vi venga messo sotto agli occhi senza la possibilità di leggere bene di cosa si tratta. Prendetevi qualche ora di tempo, prima di accettare un lavoro, per valutare l’offerta che vi viene fatta e magari per fare qualche ricerca su aspetti che non avete chiari, per confrontarvi con qualcuno, per capire se avete avuto tutte le informazioni necessarie.

Ultimi consigli per evitare brutte esperienze: ricordatevi che è molto difficile che qualcuno vi chiami a casa per proporvi un lavoro (a meno che non siate esperti di qualcosa, o chi vi chiama sia un amico). Ogni volta che qualcuno vi contatta al telefono, ricordate di prendere nome, telefono, indirizzo, e se non lo avete capito subito, non abbiate paura di chiedere due volte la stessa cosa e capire bene. Scrivetevi tutto e poi fate le dovute verifiche.

In definitiva, il rimedio per non essere vittime di tutta una serie di brutte esperienze durante il difficile periodo di ricerca del lavoro, è quello di essere cauti, informarsi bene e non credere al guadagno facile.

 

Ogni settimana noi ricerchiamo, selezioniamo e pubblichiamo annunci di lavoro: facciamo molta attenzione a evitare di diffondere quelli che possano in qualche modo rientrare nelle categorie descritte sopra. Vi ricordiamo che non è sempre possibile verificare, come spesso ci chiedete, che l’azienda sia seria, se non arrivando al contatto diretto o al colloquio e valutando che l’offerta si adeguata alle vostre aspettative, oltre che rispondente a quanto dice l’annuncio.

La casistica è vastissima, ma se avete dubbi su uno specifico annuncio di lavoro, venite e confrontatevi con noi, saremo felici di aiutarvi. In bocca al lupo e buona ricerca!